Due mondi lontani uniti dal filo sottile di un pensiero comune. Lui (Mohamed Zouaoui) vaga sperduto per le vie della
metropoli, mentre il tempo intorno scorre veloce come un flusso in antitesi al
suo pensiero costante. Lei (la modella Aleksandra Mitrovic) giace staticamente
nel suo laboratorio immerso nel verde, alle prese con l’eterno lavoro
artigianale con la sua foglia di rame. Un ninnolo simbolico che nasconde il
mistero di una coppia che non si incontrerà mai se non nel luogo metafisico del
pensiero. E quando lui (ri)trova la strada verso lei, il tanto anelato incontro
si trasforma in un nulla di fatto. Due rette parallele condannate a vedersi
senza toccarsi.
L’ideatore e il coordinatore del video Al Mercato delle foglie è Walter Corda, noto autore televisivo e regista,
il quale ha deciso di affidare la realizzazione e la regia alla Rat
creatives, un innovativo studio specializzato nel campo dell’audiovisivo
nato dall’unione di quattro giovani talenti creativi.
La canzone – disponibile nei piu’ importanti store
digitali online – segna il ritorno di Mario Grande,
romantico cantautore romano dalla penna ispirata. Figlio d’arte del
poeta Adriano Grande, Mario da anni ormai ha deciso di porre l’istintiva
creatività che scorre nel DNA di famiglia a servizio della musica. Fondatore
dell’etichetta indipendente M.B.C. Musica, Grande affida ancora
una volta le sue composizioni all’esperienza di Marco Rinalduzzi, vecchio lupo di
mare della discografia italiana. Ma da dove nasca l’amore per l’arte delle
sette note, lo spiega lo stesso cantautore:
Spesso i figli percorrono nella loro vita sentieri distanti da quelli battuti dai loro
genitori. Io figlio di un poeta, forse per pudore, avevo deciso di camminare strade diverse e di
custodire segretamente le mie composizioni. In realtà non avevo mai considerato
l’idea di fare il musicista a tempo pieno, quello che ho sempre fatto però, nei
momenti felici o tristi della mia vita, è stato scrivere canzoni. Canzoni per
un amore, canzoni per una passione, canzoni per una storia da ricordare, o come
mi succede negli ultimi anni per l’illusione di curare qualcosa che
tenere chiuso dentro farebbe ancora più male. Ma mentre fra tanti mestieri percorrevo le mie
strade lontane il seme segreto continuava a germinare e produceva inesorabilmente qualcosa,
così era inevitabile ogni tanto tornare sulla via maestra per posare qua e la
qualche frutto: colonne sonore, collaborazioni musicali e la radio (da sempre un’altra grande passione).
Le mie canzoni nascono in penombra, la sera, sui tasti del mio pianoforte. Spesso sono storie
e melodie che, come amici inaspettati, arrivano da lontano bussando piano alla
mia porta. Mio nonno era un mazziniano convinto, un uomo del 1800 e mio padre,
nato nel 1897, come ho già detto era un poeta che produsse le sue cose migliori
nei primi decenni del ‘900. Io, per le normali regole della natura e del tempo,
non dovrei essere qui a raccontarmi come un cantautore dei giorni nostri ma
piuttosto avrei dovuto essere un anziano spettatore di un’ epoca in cui tutto
corre troppo in fretta. Invece, quasi come un viaggiatore del tempo,
catapultato in questi giorni per strani giochi del destino, sono qui a
presentare la mia musica con l’ingenua ansia e curiosità di un bambino che,
scoperto nei suoi giochi segreti, teme il giudizio dei grandi.
Testo e musica: Mario Grande
Arrangiamento musicale: Marco Rinalduzzi
Attori: Mohamed Zouaoui e Aleksandra Mitrovic
Produzione esecutiva: Rat creatives (www.ratworld.tv)
Ideazione e coordinamento: Walter Corda
Delegato di produzione: Luca De Donno
Regia: Jonathan Pannacciò e Sara Taigher
Direzione della fotografia: Valerio Arcioni
Montaggio: Ippolito Simion
Scenografia: Flavio Carbonaro
Operatore steady: Niccolò Celaia
Attrezzista: Giampiero Tarli
Trucco: Maria Pingitore
Gioielli: Bernadette Moins (www.studioarturo.com)
Produzione: M.B.C. musica
Si ringraziano: Jacopo Arcioni, Tommaso Morrone, Elio Buselli, Riccardo Manenti